Il Graduate Program è il primo step del percorso di crescita firmato VetPartners.
Un programma pensato per supportare i giovani veterinari neoabilitati, permettendo loro di crescere in maniera graduale e affiancata all’interno delle strutture veterinarie della nostra famiglia.
Un percorso durante i quali i Graduates possono sviluppare una sempre maggiore competenza nelle principali branche della medicina veterinaria aumentando gradualmente la loro sicurezza come professionisti. Ma cosa succede quando questo percorso volge al termine?
Ce lo racconta Valentina Meloni, ieri Graduate e oggi Junior presso l’Ambulatorio Veterinario San Pietro di Biella!
Ripensando al tuo percorso di Graduate, quale è stata la situazione che ti ha messo più in difficoltà e come l’hai superata?
Ad esser sincera, parecchie situazioni mi mettevano in difficoltà. Alcune, ancora tutt’ora.
Se devo fare una scelta, penso ai casi clinici che mi trovavo ad affrontare per la prima volta, o quelli più complessi, o dei quali non mi ricordavo nulla dall’università, o che effettivamente non avevo mai trattato.
Uscita dall’università, mi sembrava di avere tabula rasa in testa, come se 5 anni di studio fossero stati inutili! Non sai “che pesci pigliare” e ti senti sconfortato, ignorante e inadatto. Sembra che a tutti gli altri risulti così semplice e che solo tu sia perso.
Con il Graduate Program, ho avuto modo di confrontarmi con altri ragazzi alle prime esperienze, come me. Rendersi conto che, nel bene e nel male, tutti ci sentivamo persi allo stesso modo, dava conforto.
Ogni paziente nuovo diventa, allora, uno spunto per riprendere in mano un certo argomento, studiare, leggere articoli, confrontarsi con i colleghi e capire come loro lo gestirebbero.
E la seconda volta che ti si ripresenta lo stesso caso clinico, già è più facile.
Il supporto dei colleghi è fondamentale. Creare legami e avere dei buoni rapporti con gli altri all’interno della mia struttura, mi ha aiutato tantissimo.
Con il tempo ho imparato ad accettare i miei limiti, le mie scarse conoscenze, ma come base per imparare e colmare le lacune. Mi affido a libri e protocolli. Ho sviluppato un mio metodo di approccio al paziente, per procedere step by step.
Questo mi rende più tranquilla, anche quando non ho chiaro fin da subito dove si andrà a parare, o quale sia il problema dell’animale davanti a me.
Qual è stata l’esperienza che ti ha dato particolare soddisfazione?
Il primo caso che ho seguito da sola. Si trattava di un gatto ostruito di nome Felix. Nulla di che, ma il fatto di aver gestito tutto in autonomia (visita, diagnosi, disostruzione, ricovero e fluidoterapia, dimissioni, spiegazione ai pet parent) per la prima volta, mi ha infuso la consapevolezza che, persino io, ce la potevo fare. Stavo migliorando. Era come aver raggiunto il livello successivo in questo percorso, che è ancora lunghissimo.
Com’è cambiata la tua realtà lavorativa adesso che sei Junior?
E’ cambiata totalmente. Ora sono inserita nei turni a tutti gli effetti. Ho molte più responsabilità, mentre prima mi affidavo al tutor. Sono più consapevole e anche più stimolata.
Comunque, nella mia struttura, si fa molto gioco di squadra e ci si dà sempre grande supporto reciproco. Non ci si sente mai abbandonati e si condividono le esperienze.
Un consiglio che daresti per sfruttare al meglio questo percorso.
Non avere paura, non demoralizzarsi (anche se inevitabile). Accettare gli insuccessi (che saranno sempre parte di noi), ma non ignorarli: piuttosto prenderli come incentivo a fare meglio.
Il Garduate Program dà un grande supporto: non sarete mai soli per i primi mesi. Confrontatevi con gli altri partecipanti al programma e fate amicizia, tornerà sempre utile.
Affidatevi al vostro tutor. E’ lecito sentirsi ignoranti all’inizio. Non temete il confronto con i colleghi più grandi, ci sono passati anche loro. Prendetela come un’opportunità per approcciarvi al mondo del lavoro gradualmente e senza essere abbandonati a voi stessi.
Grazie Valentina per aver condiviso con noi la tua storia!
Scopri il VetPartners Graduate Program, percorso per giovani veterinari.