Pillole di wellbeing: 5 (falsi) miti sull’ansia

Pillole di wellbeing: 5 (falsi) miti sull’ansia

Le persone parlano sempre più spesso di ansia: lo fanno senza conoscere bene l’argomento, senza filtri e in maniera sempre più diffusa. Internet e i media semplificano tali conversazioni perché facilitano l’accesso ad un numero enorme di informazioni e contenuti, tuttavia proprio questa facilità tende a generare una serie di miti e credenze poco realistiche.
Queste false credenze, dettate dal senso comune, portano a compiere azioni che, senza saperlo, ostacolano il benessere emotivo.

Conoscere come funziona il nostro mondo interiore è il vero segreto per cambiare sguardo sull’ansia e percorrere la via verso la serenità. Avere le giuste informazioni, infatti, è la chiave per un cambio di prospettiva che apre la strada verso il benessere interiore.

Proviamo a fare chiarezza e a sfatare alcuni miti ricorrenti.

1. L’ansia è sempre negativa

Spesso le persone sono portate a pensare che l’ansia sia necessariamente da percepire come un’emozione negativa da evitare a tutti i costi. In realtà l’ansia può essere una risposta utile in alcune situazioni, per esempio quando ci prepariamo per un evento importante. È fondamentale imparare ad accogliere l’ansia in modo che sia la soluzione e non il problema, permettendole di compiere la sua funzione.

2. L’ansia è solo nella tua testa

Spesso si ha la credenza che l’ansia sia un problema che vive esclusivamente nella nostra testa e che, quindi, si possa controllare e chi non lo fa è perché non vuole. In realtà, l’ansia è un’emozione complessa che coinvolge sia la mente che il corpo con ripercussioni anche a livello fisiologico.

3. L’ansia è causata sempre da fattori esterni:

L’ansia è un’energia che arriva dal profondo per scuotere e rompere tutte le strutture mentali, le false credenze, i limiti che la mente ha costruito e che spesso ci bloccano in modi di essere che non ci appartengono. Per questo l’ansia non è causata solo da fattori esterni, come lavoro, famiglia o le relazioni, ma anche da fattori interni, come preoccupazioni o le paure irrazionali.

4. L’ansia è una malattia mentale grave:

Questo mito spesso porta le persone a pensare che l’ansia sia una malattia grave ed invalidante, quando invece si tratta dell’attivazione fisiologica del nostro organismo a situazioni stressanti.

È importante che l’ansia venga riconosciuta in modo da poter imparare a gestirla, in quanto il sentimento che l’ansia può provocarci, potrebbe accumularsi ed estendere il suo effetto a diverse aree della nostra vita diventando un disturbo con diversi gradienti di intensità.

5. L’ansia non si può trattare

Spesso siamo portati a pensare che l’ansia sia una condizione cronica che non può essere curata, quando invece può essere trattata con successo con una combinazione di terapie psicologiche, e se necessario, farmacologiche.

 

È fondamentale imparare a diventare osservatori del nostro mondo interiore in modo da saper accogliere i segnali e le sensazioni di disagio nel momento in cui arrivano. Altrettanto importante è chiedere aiuto senza il timore di sentirci giudicati da noi stessi e dagli altri e poter così ritrovare la nostra serenità emotiva.

 

Hai bisogno di ascolto? Contatta il servizio telefonico gratuito VetHelpLine.